L'arte fluida in ambito psicologico e terapeutico.

Quali sono gli elementi che caratterizzano le creazioni in arte fluida e, in che modo questa arte è in grado di toccare aspetti psicologici profondi delle persone o di mostrarsi addirittura terapeutica?

Cercherò di rispondere a queste domande grazie anche alla collaborazione di diversi artisti della Fluid Art che hanno condiviso le loro riflessioni.

L'arte  fluida utilizza principalmente l'acrilico diluito con vari medium e, attraverso tecniche di colatura e scorrimento, da origine ad effetti unici nel loro genere. I dettagli delle opere in arte fluida creano stupore e meraviglia perché i colori, in parte si mescolano dando vita a nuove tonalità e in parte si mantengono differenziati originando il tipico effetto delle celle multicolore.

Questo però non avviene automaticamente perché nell'arte fluida “si deve sapere cosa si sta facendo"!

Quando si sceglie una combinazione di colore, si deve sapere quali colori si originano dalla loro unione; quando si sceglie una tecnica si deve sapere quale consistenza e quale medium utilizzare; quando si vuole creare un motivo si deve sapere quale direzionamento dare alla colata. Non è tutto frutto del caso ma, nello stesso tempo, non è tutto controllabile ed è a questo punto che si intersecano gli aspetti psicologici e terapeutici.

Il controllo

L'arte fluida ha un qualcosa di meditativo, permette di pensare al presente e all'immediato e aiuta a non avere sempre il controllo di ciò che avviene. Quando si capovolge una tazza di colore, (Flip Cup) si controlla la situazione fino ad un certo punto decidendo colori, quantità, consistenze, base, ecc. ma, la sorpresa che viene fuori, è stabilita dal caso.

L'infinito

Questa casualità può avere infinite possibilità di sviluppo: stessi colori, stessa sequenza, stessa colatura portano a risultati diversi. L'infinito può essere immensamente stimolante, per la mente, per la motivazione e per la creatività.

Libertà

Un altro elemento molto interessante che caratterizza la Fluid Art è l'elevato grado di libertà che lascia all'autore. Non necessariamente l'artista deve partire da un progetto ben definito, può iniziare il suo lavoro scegliendo i colori che lo ispirano in quel momento senza avere chiaro in testa quello che vuole ottenere e, in questo modo sperimenta una vera e  libera espressione di sé, delle proprie emozioni, attraverso i materiali creativi. Nello stesso tempo l'artista non è vincolato ad accettare incondizionatamente quello che emerge nella sua opera,  perché il cambiamento può essere immediato; in questo si nota la libertà di pensiero e di cambiamento, infatti, non dover seguire degli schemi operativi precisi, poter inventare un modo nuovo e originale per cambiare l’opera o intervenire per trasformare completamente il risultato, è totalmente liberatorio.

Problem solving

Si nota quindi che l'arte fluida aiuta nello sviluppo di un elasticità mentale e pratica che serve per risolvere i problemi ed è fondamentale per adattare l'opera alle proprie aspettative o per adattarsi a quello che è il risultato.

Senso di capacità

Ci si può approcciare all'arte fluida senza alcuna base nella professione artistica, senza una spiccata capacità di disegno, o studi accademici; riuscire a creare, mettere in pratica delle sequenze semplici che portano a risultati apprezzabili, sviluppa un positivo senso di capacità utile per l'autostima.

La frustrazione è l'errore

Ovviamente ci si può scontrare con la frustrazione di non riuscire a creare secondo le aspettative ed è allora che si può riflettere sulla necessità dell'errore come mezzo per imparare a migliorarsi. L'esperienza, oltre che lo studio e la ricerca, permette di capire quali variazioni è necessario apportare o quale pratica è giusta per il successo.

Equilibrio e psicologia dei colori

In genere l'equilibrio  tra i colori scelti, l’equilibrio nella densità dei colori da utilizzare,  crea un'opera soddisfacente e il ruolo della psicologia dei colori è fondamentale. I colori trasmettono sensazioni, e ogni tonalità influisce sull'essere umano e sul suo comportamento. Nel potente bilancio energetico dei colori è insita anche una terapia di equilibrio.

Pittura magica

L'arte fluida è stata definita da qualcuno una pittura magica per via della sua imprevedibilità e per le emozioni e i ricordi che ha il potere di suscitare. Preparare i colori attraverso la miscelazione degli elementi, (acrilici, medium, eccetera) ci mette in contatto con la parte più infantile di noi stessi: i gesti ripetitivi del mescolamento, la morbidezza e cremosità delle preparazioni rilassano la mente e il corpo. Diversi artisti amano creare a mani nude e questo comporta necessariamente il contatto col le consistenza dei colori, l’intervento sulla tela con le dita, per direzionare o creare dettagli;  lo sporcarsi, il "pasticciare" riporta la persona ai momenti dell’infanzia quando si era molto più liberi dai condizionamenti di ordine e pulizia.

Ludicità

Nel creare, soprattutto nelle prime fasi di sperimentazione di questa arte, lo scopo può essere prevalentemente ludico quindi legato ad un contesto di svago e divertimento, ciò non toglie che l’esperienza, la costanza nelle prove, la determinazione, possono trasformare lo scopo ludico in uno scopo professionale dove la ricerca dell'opera perfetta diventa l'obiettivo principale. L'evoluzione dall'aspetto ludico a quello professionale non significa che il gioco è il divertimento scompaiano del tutto; anche quando si creano opere in maniera più professionale si attivano dei processi creativi nuovi, stravaganti e divertenti che permettono all'artista di continuare il percorso di scoperta delle emozioni.

In conclusione, abbiamo visto perché l’arte fluida ha tutte queste potenzialità psicologiche e terapeutiche ma ovviamente, il poterle sperimentare dipende dalla persona che vi si approccia, dal suo bagaglio culturale, familiare ed esperenziale;  inoltre è utile specificare che ogni forma d'arte racchiude in sé alcune di queste potenzialità ma, indubbiamente nella Fluid Art esse sono tutte concentrate a favorire una espressione libera molto più marcata.

Caterina Crincoli